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Come arrivarci |
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Partenza |
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A piedi |
200 m |
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Destinazione |
Nomentana - Regina Margherita |
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Linea |
60 |
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Direzione |
Piazza Venezia |
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Fermate |
3 |
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Cambio |
Nazionale - Torino |
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Linea |
40 |
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Direzione |
Piazza Pia - Castel Sant' Angelo |
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Fermate |
7 |
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Arrivo |
Piazza Pia - Castel Sant' Angelo |
Descrizione
Certamente uno dei monumenti più famosi e più belli di Roma, a cominciare dalla scenografia che lo accompagna: lo snodarsi sinuoso del Tevere che quasi ne accarezza le mura massicce e la sacralità imponente di San Pietro, come fondale d'eccezione. Castel Sant'Angelo è nato come mausoleo. Fu fatto edificare dall'imperatore Adriano nel 135 d.C. per la propria sepoltura e per quella dei suoi familiari e successori. Da qui l'altro nome con il quale è conosciuto: Mausoleo di Adriano. Nel medioevo si trasformò in fortezza, e come tale venne integrato con le mura Aureliane. Proprio a seguito di questa nuova destinazione d'uso, fu costruito in quel periodo il famoso "passetto", corridoio di collegamento con il Vaticano, che consentì a più di un papa di utilizzare il castello come rifugio. Successivamente massicci lavori di ampliamento e di adattamento lo trasformarono in una lussuosa residenza papale. Nel castello venne anche costruita una prigione, che ospitò, tra gli altri, l'artista Benvenuto Cellini.
I cambiamenti che l'edificio ha subito nel tempo si riflettono in tre tipologie architettoniche che coesistono, tuttora, in un unico monumento e che risultano facilmente identificabili nei sette livelli di cui è composto.
Troviamo quindi:
nei primi tre livelli la struttura del mausoleo e le vestigia della fortezza;
si possono visitare il camminamento detto “marcia ronda”, i quattro grandi bastioni angolari, dedicati agli Evangelisti, il passetto di Borgo e le "prigioni storiche"
nel quarto livello le testimonianze del castello usato come rifugio;
si parte dal cortile dell'Angelo per poi proseguire con la cappella e il cortile di Leone X, le sale e la stufetta (= bagno privato) di Clemente VII , qui rifugiatosi durante il Sacco di Roma ad opera dei lanzichenecchi di Carlo V, il cortile con il pozzo e le adiacenti salette di Alessandro VI, fuggito dal Vaticano durante l'invasione di Roma da parte delle milizie di Carlo VIII di Francia
negli ultimi tre livelli le meraviglie della residenza papale;
è qui possibile ammirare gli ambienti rinascimentali più fastosi e meglio conservati, gli appartamenti privati di Paolo III Farnese, con la la grande loggia a cinque arcate che guarda a nord verso la via Flaminia e le lussuose sale affrescate, la biblioteca, la sala dei Festoni e quella c.d. dell'Adrianeo, e la "Cagliostra", prigione di lusso dell'alchimista Giuseppe Balsamo, conte di Cagliostro. Al sesto e settimo piano troviamo la parte terminale della torretta centrale del mausoleo romano suddivisa nella sala del Tesoro, da alcuni considerata la vera cella sepolcrale dell'imperatore Adriano, e nella corrispondente sala Rotonda, al piano superiore. Dalla questa sala si accede al Terrazzo dell'Angelo, dove una vista mozzafiato sulla città di Roma conclude la visita.
Per saperne di più su Castel Sant'Angelo si consiglia di visitare il sito ufficiale.
Cosa vedere qui
Tutto il castello, con i tanti tesori disseminati nei suoi sette livelli
Cosa vedere partendo da qui
Curiosità
Origine di un nome
Il nome di Castel Sant'Angelo sembra avere origine da una leggenda. Nel 590 Roma era flagellata da un'epidemia di peste. Il papa Gregorio Magno organizzò una immensa processione per implorare l'aiuto di Dio. Quando la processione arrivò davanti a quella che all'epoca era chiamata Mole Adriana, l'arcangelo Michele apparve nell'atto di rinfoderare la spada. E da quella stessa sera la peste sparì. Sulla sommità del castello venne allora posta la statua dell'Angelo e l'edificio cambiò il nome in omaggio e in ricordo dell'evento prodigioso.
Musicisti
Il compositore Giacomo Puccini ambientò a Castel Sant'Angelo l'ultimo atto di una delle sue opere più famose: Tosca.
Fantasmi
Sembra che l'11 settembre di ogni anno il fantasma senza pace di Beatrice Cenci cammini tristemente sul ponte Sant'Angelo e sull'omonima piazza. La giovane donna fu condannata da papa Clemente VIII e giustiziata l'11 settembre 1599: aveva ucciso il padre a causa delle violenze e delle sevizie subite per anni.